VITERBO – (An. Ar.) Un ribaltone, di quelli che però sono belli e dolci. E’ accaduto oggi, quando forse lo speravano ormai solo in pochi, gli inguaribili sognatori. Si è aperta una strada larga così per portare a Viterbo Camilli con la sua Castense Alto Lazio, ripartire dall’Eccellenza e dare la scalata seriamente al calcio, fino a riportare il gialloblu tra i professionisti. La riunione di questa mattina tra alcuni personaggi riconducibili alla vecchia As Viterbese, quella oberata dai debiti, ha partorito una decisione: non c’è margine per iscriversi al prossimo campionato, non ci sono risorse sufficienti. E dunque meglio rinunciare, e allo stesso tempo riconsegnare al sindaco anche la convenzione per la gestione del campo sportivo. Una linea di massima raggiunta tra i vari soggetti, che hanno anche preparato le lettere di rinuncia e che domani saranno a Roma per farle firmare all’amministratore unico del club. Ha prevalso la ragione e la logica, insomma, specie a fronte dei problemi insormontabili a cui si sarebbe trovata di fronte la Viterbese se avesse insistito con il progetto.

Esaurito questo passaggio formare e necessario, ecco che Camilli potrebbe concludere in tempi altrettanto brevi la faccenda con il Comitato regionale della Figc, sancendo il trasferimento della Castrense a Viterbo, e come sede di gioco l’Enrico Rocchi appunto. Anche il settore giovanile verrebbe salvaguardato, quel settore giovanile che nelle ultime ore pare abbia svolto un ruolo decisivo nella vicenda. Così come un ruolo decisivo lo hanno svolto i tifosi, che ci hanno messo la faccia e tutto il loro sostegno al rinnovamento dirigenziale, scegliendo la serietà e il curriculum di Piero Camilli invece alle incertezze e alle sofferenze riservate loro da altri.

Mancano le firme, insomma, e un po’ di attesa. Colpi di scena non sono da escludere, ma resta il fatto che mai come oggi il cielo sembra essere sereno, e il sole brillare. Incrociare le dita, please.